martedì 31 luglio 2012

Schiacciata di farro con salvia, aglio e parmigiano

Buona serata cari amici,
è da ieri sera che cerco di scrivervi questo post, ma mi sono persa leggendo i vostri blog. Era da parecchio tempo che non passavo a farvi visita e mi mancavano le vostre "news".
Le vostre ricette, specialmente quelle dolci, al momento sono una grande tentazione per me. Prima di partire per la Svezia preparavo quasi ogni giorno un dolce, la scusa era di farlo per la colazione, ma poi si sa come va a finire, un pezzetto dietro l'altro e il dolce finisce subito.
In vacanza non ho rinunciato a nulla e ora la bilancia dice che bisogna darci un taglio.
In questo periodo dell'anno abbiamo così una vasta scelta di frutta che bisogna approfittarne per stare un po' leggeri (ve lo scrivo per autoconvincermi).
Ho passato questi ultimi giorni a riposare, pulire casa, lavare e stirare, guardare e riguardare le foto della mia vacanza, a sistemare i miei acquisti, a preparare i post.
Parlando di acquisti, ho comperato poco in Svezia, ma non perchè non avessi trovato nulla da comperare. Il motivo è, che spostandoci da una parte all'altra e non avendo idea di quando fosse stato il nostro rientro, me ne sono dimenticata. Ora sono qui che giro per casa e mi domando:"ma perchè non ho comperato quei cavallini di legno che tanto desideravo????, perchè non ho comperato quel sale aromatizzato al limone???? e quello sciroppo alle fragole perchè non l'ho preso????"
Quei cavallini in legno li desideravo ancor prima di partire, li vedevo nelle case di bloggers svedesi.
Ho già visto comunque che posso comperarli online.
Prossimamente comunque vedrete nel mio secondo blog anche i miei acquisti.
Mi rendo conto di parlare sempre della Svezia, a voi risulterò anche noiosa, ma questo viaggio mi è entrato nel cuore, la mia testa è ancora lì e credo ci rimarrà ancora per un po'. Il bello di ogni viaggio è anche questo.
Ora passo alla ricetta presa dal mio amatissimo libro di Donna Hay, l'ho modificata leggermente mettendoci meno aglio.











































Ingredienti per 2 teglie da forno:
impasto per pizza con 500 g di farina di farro
1 spicchio d'aglio schiacciato
80 ml di olio d'oliva
scaglie di parmigiano
foglie di salvia
sale











































Scaldate il forno a 220°. Dividete in due l'impasto della pizza e stendetelo sottilmente su due teglie foderate con carta forno. Cercate di formare due rettangoli grandi più o meno quanto le teglie del forno..
Mescolate l'aglio con l'olio e spennellate sulle basi di pasta. Cospargete con le scaglie di parmigiano, tante foglioline di salvia e infine salate.
Infornate per 10-12 minuti o finchè sono croccanti e dorate.











































Qualche consiglio in più: 
in casa mia non mancano quasi mai le bustine di lievito istantaneo perchè preparo schiacciate, focacce o pizze senza programmarle, ma semplicemente quando ne ho voglia e quindi non ho mai il tempo di aspettare la lievitazione della pasta.
Con la farina di farro la schiacciata diventa più friabile e croccante.
Stendo direttamente la pasta sulla carta forno così mi regolo con la grandezza e mi semplifico le cose.
Se preparate questa focaccia per l'aperitivo farete un figurone, ma è perfetta in mille occasioni.
Buona notte!
Sabina

domenica 29 luglio 2012

Tartare di cetriolo, olive, avocado e salsa raìta

Buona domenica amici,
sono tornata e ho subito pensato a voi.
Il viaggio è andato benissimo e prossimamente posterò ancora tante foto nell'altro mio blog "Margherite, farfalle e sogni".
Ho ancora tante ricette che avevo preparato prima di partire, così riuscirò a scrivere nel blog cercando di fare un po' di dieta. Le vacanze purtroppo ci regalano sempre qualche chiletto di troppo.
Non ho mangiato male in Svezia, ma ora sono felice di tornare alla mia dieta mediterranea con tanta frutta e verdura. In Svezia ho mangiato tantissime fragole "Jordgubbar", non ne avevo mai mangiate di così buone.
Ora passo alla mia ricetta e poi inizierò a disfare le valige.











































Ingredienti per 4 persone:
1 cetriolo
1 cucchiaio di olive nere
1 cucchiaio di olive verdi
1 avocado
2 cucchiai di olio d'oliva
il succo di un limone
2 vasetti di yogurt greco
1/2 cucchiaio di aneto
1 cucchiaio di menta
1/2 cucchiaio di erba cipolina
!/2 cucchiaio di dragoncello
sale e pepe











































Preparate anticipatamente la salsa, anche qualche ora prima, mescolando lo yogurt con le erbe.
Sbattete l'olio d'oliva con il limone e tenete da parte.
Sbucciate l'avocado e il cetriolo e tagliateli insieme alle olive a quadretti piccoli e mescolate con un cucchiaio della vinaigrette di olio e limone, tenete in frigorifero.
Prima di servire amalgamate il resto della vinaigrette olio e limone alla salsa di yogurt e erbe, salate e pepate.
Con l'aiuto di un anello d'acciaio del diametro di 10 cm formate delle tartare al centro del piatto. Prima di togliere l'anello pressate bene con un cucchiaio in modo da compattare bene la tartare.
Versate la salsa raita attorno e sopra la tartare.













































E' un piatto molto fresco e colorato che si presta bene in molte occasioni.
La mia tartare gigante, accompagnata a del pane tostato è stata il mio pranzo in una giornata molto calda.
Cercate di preaparare la tartare solo poco prima del consumo perchè l'avocado tende ad ossidarsi.

In questo momento Merano si sta preparando ad accogliere un bel temporale e io ne approfitterò per rilassarmi un po'.
Buona domenica a tutti!
Un abbraccio
Sabina

mercoledì 11 luglio 2012

Muffin al farro con mirtilli

Buongiorno cari amici,
tra poche ore partiamo e non potevo farlo semza prima salutarvi. 
Se la connessione me lo permetterà ho intenzione di postare qualche racconto con foto della Svezia nell'altro mio blog "Margherite, farfalle e sogni".
Oggi vado subito alla ricetta perchè il tempo stringe e vorrei cogliere l'occasione per partecipare al contest della mia amica Monique del blog "La cucina di Monique"
Come avrete già notato non partecipo quasi mai ai contest, non perchè io li trovi banali, ma perchè sono molto istintiva e faccio fatica a programmare un post, quando inizio a scrivere parto in quarta senza sapere prima ciò che vi racconterò.
A Monique lo avevo promesso perchè come me è appassionata di viaggi, a dir la verità pensavo ad un post con qualche piatto svedese, anche perchè in questo periodo ho solo in mente la Svezia e non riesco a pensare ad altri paesi ai quali ho fatto visita.
Il contest di Monique scade il 20 luglio e quindi forse non avrei fatto in tempo a partecipare con un piatto svedese, avrei potuto partecipare solo con qualche piatto dell'Ikea, ma senza nessun racconto al seguito.
Tutto è nato da una bottiglietta di latticello che avevo comperato per puro caso. Sapevo che con il latticello avrei potuto preparare qualche dolce, avevo in mente i muffin con i mirtili di Gordon Ramsey e il pane al cocco di Donna Hay, poi avendo trovato i mirtilli ho optato per la prima scelta.
Ho un ricordo molto simpatico dei muffin ai mirtilli a Barcellona. Premetto che da allora sono passati parecchi anni e non avevo molta esperienza in fatto di dolci, era il primo dolce con i mirtilli che mangiavo.
Girovagando per Barcellona mi era venuta voglia di cappuccino e così mi sono infilata in uno Starbucks.
Per chi non conoscesse Starbucks è una catena di caffetterie che si trova nelle più grandi città di quasi tutto il mondo, lì si ha la garanzia di bere quasi sempre un buon caffe.
Ordinato il mio cappuccino extra large, vedo in vetrina questi muffin giganti ai mirtilli, ne ordino uno, vado a sedermi al tavolo, un sorso di cappuccino, apro a metà il muffin e penso: "oh noo ha la muffa!!!" Mi alzo dal tavolo con il mio muffin, mi avvicino al bancone e faccio vedere alla ragazza il muffin dicendole: "look muffa....". Non sapevo come si dicesse muffa ne in spagnolo e nemmeno in inglese, speravo  lo capisse in italiano. Lei gentile e sorridente mi risponde: "oh yes muffin....".
Insomma il nostro dialogo è durato qualche minuto con io che dicevo muffa e lei ripeteva muffin.
Non mi era proprio passato per la testa che i mirtilli avessero potuto colorare l'impasto di blu durante la cottura. Mi sono sentita proprio una stupida, ma quanto ho riso........
Oggi questi dolcetti mi fanno sempre molta simpatia.



















Ingredienti per 12 muffin:
(ho cambiato parecchio la ricetta di Gordon)
300 g di farina di farro
1 cucchiaino e mezzo di lievito
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
un pizzico di sale
100 g di zucchero di canna
180 ml di latticello
1 uovo grande
75 g di olio di riso (oppure olio d'oliva o burro fuso)
200 g di mirtilli



















Impastate bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo, aggiungete alla fine i mirtilli mescolando senza romperli.
Distribuite l'impasto nei pirottini da muffin, cuocete in forno a 180° per 20-25 minuti finchè sono ben lievitati e dorati, fate la prova con lo stecchino. Spolverate con lo zucchero a velo.



















Con questa ricetta partecipo al contest di Monique "Un paese nel cuore".
Due bionde in cucina va in vacanza per qualche settimana.
Un abbraccio e un bacione a tutti nella speranza passiate anche voi una splendida estate.
Sabina & Elsa.

lunedì 9 luglio 2012

Hummus alla Gordon

Buona sera cari amici,
credo proprio questo sia il mio ultimo post prima della partenza. Ce l'abbiamo fatta, riusciamo finalmente a partire, dopo una lunga serie di telefonate ed incazzature all'Asl di Merano, Bolzano ecc...fatte inutilmente perchè nessuno sapeva nulla, abbiamo telefonato all'ambasciata svedese e ci hanno confermato che le leggi riguardo gli animali ormai sono uguali in tutta Europa.
Ma io mi domando: "è mai possibile che chi sarebbe tenuto ad informare, come in questo caso la ASL riguardo gli animali, non sappia mai nulla al riguardo e cerchi di scaricare sempre il barile per non prendersi responsabilità?????"
Prima di telefonare ai vari uffici, ho fatto una piccola ricerca in internet e su un sito svedese c'era scritto che ormai non servivano più ulteriori vacinazioni, ma invece secondo l'Asl di Merano avrei dovuto farle comunque. Se non mi fossi informata prima a quest'ora avrei fatto fare dei vacini inutili alla povera Elsa (figuriamoci, avrei rinunciato alla Svezia piuttosto). Se c'è una cosa che non sopporto è proprio l'ignoranza riguardo il proprio lavoro. L'Italia sta andando a rotoli anche grazie a queste persone incapaci di lavorare seriamente, in particolar modo quelle che occupano dei posti pubblici e scaldano la sedia aspettando fine mese. Ecco l'ho detto!!!!
A dire la verità mi sono alterata nel raccontarvelo ora, ma in questo momento sono tutt'altro che arrabbiata, questa notte mi addormenterò con un bel sorriso stampato sulle labbra.
Vi avevo accennato dell'aperitivo che avevo organizzato per la clinica veterinaria, beh è stato divertentissimo, era da tanto che non mi divertivo così.
Ho cucinato tutta ieri e oggi. Ho preparato dei muffin ai mirtilli (diversi da quelli di oggi), una focaccia di farro con mozzarella, pomodorini secchi e basilico, delle madeleines con gamberetti e curry, altre madeleines con pancetta affumicata e timo, la caponatina, la crema di carciofi e un'altra crema con avocado, feta e pomodori, tutto accompagnato a delle bottiglie di prosecco e qualche sanbitter analcolico. 
Dopo aver impachettato tutto con cura, bigliettini e nastrini vari, sono andata in clinica verso le 18.00.
Mi stavano già aspettando, il ragazzo alla reception era sorridente perchè già sapeva, pian piano si è affacciata a curiosare l'assistente poi la ragazzina che fa il tirocinio e infine i due veterinari.
A dir la verità non pensavo proprio di brindare con loro, pensavo che avrebbero mangiato a fine lavoro oppure ognuno si sarebbe portato a casa qualcosina. Invece mi hanno fatta entrare, hanno chiuso tutte le porte, disinfettato i tavoli e apparecchiato per il buffet.
Mi hanno dato una grande soddisfazione, hanno mangiato tutto con gusto e con complimenti a non finire. Ho bevuto con loro un prosecco e sono uscita. La cosa più buffa di tutta questa storia è che quando sono uscita, la sala d'attesa era piena di gente che aspettava mentre loro erano tutti dentro che mangiavano e bevevano tranquilli e beati.
Quando ho visto tutta quella gente sono scoppiata a ridergli quasi in faccia, tutta colpa del prosecco.
Immagino quei poveri cagnolini che sono entrati a farsi visitare dopo il banchetto con tutti quegli odori. Troppo buffa tutta questa storia.
In realtà oggi si sono concessi uno strappo alla regola, ma normalmente è una clinica molto seria che gode di ottima fama. Pensate solo che ad Elsa hanno salvato la vita più di una volta (è stata presa sotto una macchina da cucciola,  due tumori a distanza di un anno, un collaso e da poco l'ictus).
Sono felice di aver fatto questo gesto per loro, se lo meritavano ed erano anni che volevo farlo.










































Ora, a dir la verità, ho iniziato a scrivere questo post pensando di postare dei muffin ai mirtilli, volevo partecipare al contest di Monique e salutarvi. Mi sono persa in chiacchere e quindi rimando tutto a domani.
Oggi vi posto questa ricetta fresca e veloce e sopratutto molto semplice da spiegare.
E' la purea di ceci alla menta di Gordon Ramsey....fantastica!!!










































Ingredienti:
1 lattina da 400 g di ceci 
4 cucchiai di yogurt naturale
2 cucchiai di succo di limone o più secondo i gusti
una manciata di foglie di menta tritata
sale e pepe

Frullate tutti gli ingredienti omettendo la menta fino ad ottenere una crema omogenea. Assaggiate e aggiustate di sale e succo di limone, incorporate la menta tritata, mescolate  e conservate in frigo o consumate subito.

Buona serata a tutti, a domani!!!
Sabina

domenica 8 luglio 2012

Strudel di albicocche con pasta di ricotta

Buona domenica amici miei!!!!
Ancora pochi giorni e si parte, sono elettrizzata, ma allo stesso tempo ho sempre un po' di paura prima di un lungo viaggio e faccio di tutto per non pensarci, bisogna sempre prendere il meglio dalla vacanza.
Quando ero più giovane, ero proprio una pazza scatenata e sopratutto molto incosciente, ho viaggiato molto, ma mai con la testa sulle spalle, ho sempre cercato l'avventura e per mia fortuna mi è sempre andata bene. Ora con il passare degli anni ho mille timori e sono molto apprensiva.
La paura viene sempre prima della partenza, poi arrivata sul posto mi rilasso, dimentico tutto e torno ad essere la ragazza selvaggia che ha voglia di scoprire il mondo.
Stavamo rischiando di cambiare meta all'ultimo momento perchè la Svezia è molto rigida con le normative che riguardano gli animali. Da un paio di anni le leggi sono uguali in quasi tutti i paesi della comunità europea. Prima per entrare in Svezia con un animale domestico c'era la quarantena e qualche vacino in più rispetto agli altri paesi.
E' stato il mio veterinario ad informarmi, ho fatto qualche ricerca su internet, ma per essere più sicura lunedì andrò a chiedere informazioni all'ASL. Comunque non mi demoralizzo, se non potrò entrare in Svezia con Elsa basterà disdire l'hotel e cambiare meta.
Con il mio veterinario sono sempre in debito e così ho organizzato lunedì sera un aperitivo alla clinica, fatto da me naturalmente.
Ho già fatto una lista di tutto quello che ho intenzione di preparare e già fatto la spesa, lunedì sarò tutto il giorno dietro ai fornelli e mi auguro non faccia troppo caldo.
Ho intenzione di preparare due o tre tipi di madeleines salate, qualche salsina, una schiacciata e la caponatina.
Oggi vi dico la ricetta di questo strudel meraviglioso tipico altoatesino, di preciso tipico della Val Venosta. Questa valle è famosa per le sue albicocche.










































Ingredienti per uno strudel grande:

per la pasta di ricotta:
180 g di farina
180 g di burro
180 g di ricotta
sale

ingredienti per il ripieno:
700-800 g di albicocche
70 g di pinoli o mandorle tritate grossolanamente
60 g di pane grattuggiato
circa 100 g di zucchero (a seconda della dolcezza delle albicocche)
1 cucchiaino di cannella
1 presa di scorza di limone grattuggiata
burro fuso da spennellare sullo strudel










































Preparate la pasta impastando farina, burro, ricotta e sale fino ad ottenere una pasta liscia.
Fatela riposare in frigo per 1 ora prima di utilizzarla.
Lavate le albicocche, snocciolatele e tagliatele in quarti. Mescolate ai pinoli, pane grattuggiato, cannella, zucchero e scorza di limone.
Tagliate un foglio di carta forno leggermente più grande della teglia del forno.
Infarinate leggermente la carta, appoggiate la pasta, infarinate anche la superficie e tiratela delicatamente, dovrà diventare larga e lunga come la carta forno. Assicuratevi che la pasta non si attacchi alla carta, giratela più volte prima che sia troppo grande e infarinatela bene
Trasferite la carta con la pasta sulla teglia, versate nel centro il ripieno di albicocche e chiudete lo strudel aiutandovi  con la spatola per alzare la pasta ai bordi.
Lo strudel dovrà essere lungo quanto la teglia del forno. Spennellate lo strudel con il burro fuso, cuocete nel forno preriscaldato a 200° per 15-20 minuti. Lo strudel è cotto quando avrà preso un bel colore dorato.










































Per gustare in pieno la bontà di questo strudel andrebbe servito tiepido.
Potete prepararlo anche con la pasta sfoglia o pasta frolla. 
E' più che ottimo servito con una salsa alla vaniglia, dello zabaione o del gelato alla vaniglia.

Consiglio alle amiche che verranno in vacanza in Alto Adige di non farselo sfuggire, se vi capita assaggiate anche i canederli con l'albicocca, non li scorderete più.

Buona domenica a tutti!!
Baci
Sabina

venerdì 6 luglio 2012

Budino di riso alla vaniglia con pistacchi

Buon pomeriggio amici,
ho appena finito di pranzare e sono in crisi d'astinenza da dolce. Ormai non riesco più a concludere un pasto senza un dolce. Il caffe non posso più prenderlo perchè ho scoperto che è la causa dei miei continui mal di testa. Al caffe riesco a rinunciare, ma al dolce no. Sto cercando di controllarmi perchè la bilancia non è proprio a mio favore e in Svezia prevedo cibi molto grassi e burrosi.
Ora mi riposo un attimo e poi andrò a comperare gli ingredienti per farmi un dolcetto. Ho scoperto poco tempo fa l'utilizzo dell'olio di riso al posto del burro, non è male, certo il burro è sempre il burro e io lo metterei ovunque. Da buona altoatesina mi piace pane burro e formaggio, pane, burro e salame cotto ecc..., ma non è solo questione di linea, passati gli anta bisogna fare attenzione anche alla salute.
Oggi vi propongo un dessert che più dietetico di così si muore.










































Non pensate adesso che questo budino sia chissà che.......diciamo che va bene per compensare la voglia di dolce quando si è a dieta.
Se non avete problemi di linea o di salute vi autorizzo a non prenderlo in considerazione.










































Ingredienti per 4-5 budini:
30 g di maizena
mezzo litro di latte di riso
mezza stecca di vaniglia
quattro cucchiai di sciroppo d'acero (anche il miele va bene)
quattro cucchiai di pistacchi tritati










































Stemperate la maizena in mezzo bicchiere di bevanda di riso fredda poi unitela al resto del latte e portate a ebollizzione. Aggiungete la stecca di vaniglia e lo sciroppo d'acero, fate addensare per qualche minuti.
Versate poi nelle ciotoline individuali. Tostate leggermente i pistacchi tritati in una pentola asciutta, toglieteli dalla pentola, fateli raffreddare e cospargeteli sui budini.
Il budino va servito freddo.










































Potete provare questo budino anche con il latte di mucca, sicuramente ne acquista in consistenza e sapore, oppure con il latte di soia per chi ha qualche intolleranza.
Si può guarnire anche con mandorle, noci, nocciole, uvetta. Se durante la tostatura delle nocciole tritate, aggiungete un cucchiaio di miele,  avrete una granola croccante.










































Nello scrivere questo post si è calmata per un po' la voglia di dolce.
Buon venerdì sera a tutti!!!
Sabina

giovedì 5 luglio 2012

Cocktail di verdure con semi di zucca

Buon pomeriggio cari amici,
ho appena telefonato al veterinario per far dare una controllatina ad Elsa prima della partenza e il collega ha segnato sull'agenda visita medica + aperitivo con la padrona. No, non è come pensate, il veterinario ed io siamo amici di vecchia data e non è la prima volta che mi fermo alla clinica anche per l'aperitivo. Mi fa soltanto sorridere il fatto che questa volta l'abbia deciso e programmato l'altro collega. Mi ha sempre affascinato il lavoro del veterinario, se avessi avuto voglia di studiare da ragazza, avrei sicuramente scelto veterinaria.
Questa mattina mio marito ed io abbiamo guardato bene il percorso che faremo per arrivare a Stoccolma. Merano-Stoccolma sono la bellezza di 21 ore di macchina. Passeremo dalla Danimarca e attraverseremo il ponte che la collega con la Svezia.  Non vi nego che mi piacerebbe moltissimo visitare anche Copenhagen ed Amburgo, ma le riserverò per un altro viaggio futuro. Partiremo mercoledì prossimo.
Oggi vi propongo una ricetta presa da un giornale tedesco che ho leggermente modificato.










































Ingredienti per 4 persone:
500 g di cavolfiore
250 g di finocchi
1 cipolla
250 ml di brodo vegetale
30 g di semi di zucca
2 cucchiai di olio di semi di zucca (anche quello d'oliva va benissimo)










































Lavate bene cavolfiore e finocchi, tenete da parte il verde di quest'ultimi per la decorazione.
Tagliate la verdura a pezzi.  In una pentola capiente fate soffriggere la cipolla tagliata in poco olio, aggiungete il finocchio e il cavolfiore, fate saltare per qualche minuto e poi aggiungete il brodo vegetale. Fate cuocere 12 minuti a fuoco basso e lasciate raffreddare.
Frullate le verdure e fate raffreddare in frigo.
In una padella asciutta fate tostare i semi di zucca, tagliate del pane e fatelo abbrustolire sotto il grill.
Versate il frullato di verdura nei bicchieri da cocktail, se è troppo denso allungatelo con poca acqua minerale gasata. Decorate i bicchieri con il verde dei finocchi e i semi di zucca, servite con cannuccia e cucchiai lunghi, accompagnati con il pane abbrustolito.










































La ricetta originale prevedeva inoltre di frullare le verdure con dei cubetti di ghiaccio, io l'ho provato e non lo consiglio perchè perde di sapore.










































Questo cocktail è sicuramente molto sano e l'ho preparato una sera in cui avevo bisogno di leggerezza.
Non lo consiglierei per una cena tra amici......diciamo che ci sono cose ben più buone.
Buona serata a tutti!
Sabina

mercoledì 4 luglio 2012

Formaggio caprino alla lavanda

Buon pomeriggio amici miei,
oggi non sarà così facile scrivervi, dopo la mia confessione di ieri ora c'è qualcosa di profondo che mi lega a voi. Non sono affatto pentita di avervi raccontato ciò che fa parte di me così intimamente. Sono ancora commossa per l'affetto che mi avete dimostrato ieri e per l'affetto che mi dimostrate ogni giorno. E' una grande dimostrazione d'affetto anche l'essere così interessati al mio prossimo viaggio,  ad Elsa e a tutto ciò che vi racconto ogni giorno, è fantastico. Nella vita reale spesso ci dobbiamo scontrare con l'indifferenza della gente, l'invidia e purtroppo anche la cattiveria. Le amicizie virtuali sono pure e sincere, non hanno secondi fini.
Anche qui ci si sceglie, il feeling non si instaura con tutti. Anche stando dietro uno schermo si capisce chi ci è simpatico e chi antipatico. Per me il blog è condivisione, di gioie, ma anche di dolori perchè anche quelli fanno parte della nostra vita.
Ora vi parlo della mia ricetta, anche questa conservata per lungo tempo in un bigliettino aspettando la fioritura della mia lavanda.











































Vi ricordate il mio crumble di pesche alla lavanda del mese scorso????? Non ero molto soddisfatta di quell'effetto saponetta che dava la lavanda. Avevo decisamente esagerato con i fiori, ma non mi sono data per vinta e ho voluto riprovarci.
La ricetta di oggi mi ha soddisfatto pienamente e la consiglio a chi ama non soltanto i sapori classici, ma vuole farsi sempre sorprendere.











































Questa volta ho messo soltanto un piccolo stelo di lavanda in ogni pacchettino di formaggio come guarnizione per darne solo il profumo.










































Ingredienti per 6 persone:
6 piccoli formaggini di capra
6 piccoli steli di lavanda
70 g di noci
1 cucchiaio colmo e abbondante di zucchero di canna
1 uovo

Tritate grossolanamente le noci e mescolatele in un piatto con lo zucchero. In una scodella sbattete l'uovo. Passate i formaggini prima nell'uovo e poi nel trito di noci e zucchero,  chiudeteli tutti separatemente, prima nella carta forno con dentro uno stelo di lavanda e poi in un foglio di alluminio.
Metteteli sotto il grill del forno per 5 minuti senza girarli. Il formaggio è pronto quando è morbido e la crosta inizia a caramellare. Serviteli subito ancora caldi dentro la carta forno.









































Consiglio la preparazione di questo formaggio come dessert a fine pasto accompagnato a della frutta.
Buona serata a tutti e grazie ancora.
Con affetto
Sabina

martedì 3 luglio 2012

Caponatina grigliata

Buon pomeriggio cari amici,
è da qualche giorno che non scrivo, le ultime giornate sono state troppo piene.
Domenica scorsa le previsioni hanno dato Bolzano come una delle città più calde d'Italia e così abbiamo portato la nonna di 98 anni in montagna al fresco. Eravamo organizzatissimi: sedia comoda, tavolo, cuscini, tutto il necessario per farle trascorrere delle ore in serenità e la sera è tornata a casa felice e contenta.
Ieri per fortuna tre temporali e la grandine hanno rinfrescato moltissimo e io ne ho approfittato per pulire casa e per cucinare qualcosa di decente. Avevo delle cosce di pollo nel freezer e volevo cucinarle prima della partenza, poi per non farmi mancare nulla ho preparato anche dei muffin ai lamponi per la colazione.
Questi ultimi giorni sono molto particolari per me, ricchi di significato e di emozioni, la notte tra il due e il tre luglio di tre anni fa non la scorderò mai e nonostante tutto sono riuscita a conservarne solo un dolcissimo ricordo. Per molti di voi sarà difficile capire, ma avevo voglia di scriverlo. E' una cosa molto intima e privata, ma sono riuscita a superare proprio parlandone apertamente sopratutto agli estranei. Vi sembrerà strano, ma proprio gli estranei mi hanno capita. Fa parte di me e a volte sento il bisogno di raccontarlo.
Amici e parenti fanno finta che nulla sia successo quella notte, pensano che non parlandone non soffra, ma io ogni tanto vorrei ricordare apertamente la mia bambina perchè lei è esistita e sempre esisterà. La notte tra il due e il tre luglio del 2009 ho partorito la mia piccola Greta che però se ne era già andata.
Lo so, è un argomento molto difficile e sarà difficile per voi leggere e commentare, io ho raggiunto la mia serenità anche grazie a voi ed è per questo che oggi mi sono sentita di parlarne.
Ora vi faccio tornare il sorriso con la mia ricetta tipicamente estiva.









































Ingredienti per 4 persone:
300 g di melanzane
un cuore di sedano
2 peperoni (1 giallo e 1 rosso)
2 cipollotti
80 g di olive taggiasche
40 g di uvetta
30 g di capperi sotto sale
40 g di pinoli
un cucchiaio di zucchero
2 cucchiai di aceto bianco
olio extravergine d'oliva
1 peperoncino piccante fresco
sale










































Abbrustolite i peperoni sotto il grill, fuori dal forno metteteli 10 minuti in un sacchetto di carta chiuso e poi spellateli.
Affettate le melanzane e grigliatele.
In un tegame capiente fate soffriggere i cipollotti affettati con 2 cucchiai d'olio, unite le melanzane tagliate a pezzetti, i peperoni, il sedano, i capperi dissalati, i pinoli, l'uvetta, le olive e il peperoncino, salate, mescolate e cuocete un paio di minuti. Bagnate con l'aceto nel quale avrete sciolto lo zucchero, cuocete qualche istante a fuoco vivo e spegnete la fiamma.
Servite la caponata tiepida o meglio ancora fredda.










































Diciamo che la caponata non è un piatto tipicamente altoatesino, ma l'ho scoperta qualche anno fa sulla rivista Sale&Pepe e da allora è il mio piatto dell'estate.
Si presta bene in ogni occasione: come antipasto, come contorno, come piatto unico con del formaggio, con le grigliate, per i pic-nic ecc...









































Buona serata a tutti!
Sabina